martedì 29 marzo 2011

Permette una domanda?

Eccoti qua Stefano, quando non hai nulla da fare parti sempre sul piede di guerra con queste immaginarie interviste a te stesso.
Ma guarda che in realtà non sono immaginarie, sono vere e proprie interviste, e la certezza che queste avvengano sta nei caratteri leggibili or ora sullo schermo.
Sì, ma potrebbe essere una falsa intervista. In realtà non ti stai intervistando, stai solo scrivendo.
Sto dando risposte, è per forza un'intervista... dovrei evitare di rispondere oppure dovrei essere talmente malizioso dal riuscire ad estraniarmi da me stesso per far rispondere il mio corpo in maniera totalmente inconsapevole. Ma a quel punto diverrei davvero un genio maligno.
Dai chiudiamola qui, è un'intervista.
Perfetto.
Perchè scrivi? Cos'hai?
Mah, le solite cose. Quell'infelicità che ogni tanto spunta dal nulla e mi colpisce in pieno. Sì, è recidiva questa bastarda. E, naturalmente, come al solito, non v'è alcun motivo perchè questa sia subentrata proprio ora.
Quindi non sei felice.
No.
Ma in realtà lo sei.
Oggettivamente credo di esserlo, soggettivamente no.
Non ha senso.
Ah, nella mia testa ha un senso eccome!
Lo so, la tua testa è anche la mia testa.
E allora perchè mi fai queste domande?
Sennò che intervista sarebbe?
Scusa, hai ragione anceh tu.
Niente.
Comunque, ripeto, sono infelice. Non mi piace la mia vita, non mi piace il mio lavoro, non mi piacciono i miei amici, non mi piace la mia ragazza, non mi piace la musica che sto ascoltando, non mi piacciono i libri che sto leggendo.
Eppure sono cose che solitamente ti piacciono.
Ma sì, è un'infelicità estemporanea questa, stai tranquillo che a breve andrà a scocciare qualcun altro lasciandomi in pace.
Lo spero proprio.
Senti io ora mi fumerei una sigaretta, forse ne ho bisogno.
Pensi di averne bisogno, non ne hai davvero bisogno.
Ma io sono perchè penso, quindi NE HO BISOGNO.
Questo ragionamento non fa una grinza... il cogito ergo sum de sigarette powered by il René Descartes di Rebibbia.
Smettila di fare il finto erudito! Hai usato quattro lingue in una frase, e probabilmente hai anche sbagliato l'ablativo!
Non credo esistesse un termine per indicare le sigarette all'epoca dei Cesari.
No certo, intendo dire che hai sbagliato a declinarlo.
Se così fosse hai sbagliato anche tu.
Cazzo, da questa faccenda non se ne esce più.